giovedì 10 febbraio 2022

PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA E DI INTEGRAZIONE ALUNNI


Il Dott. Neri Andrea è esperto in questo ambito e possiede diverse esperienze professionali specifiche documentate nell’ambito scolastico per la realizzazione di un progetto di integrazione socio-scolastica per gli alunni di età compresa tra i 3 e 18 anni.

Ha ideato e strutturato progetti di prevenzione scolastica in collaborazione con i Dirigenti Scolastici ed ha definito tecniche e tematiche utili alla sensibilizzazione degli adulti nei confronti dei minori, dei ragazzi tra i pari e anche tra gli adulti che vivono la scuola da punti differenti, genitori ed insegnanti.
Metodologie
  • progettazione, strutturazione e realizzazione di diversi interventi psicologici e psicopedagogici mirati alle difficoltà e alle esigenze dei diversi gruppi classe;
  • realizzazione di interventi educativi per favorire il benessere degli alunni, l'integrazione degli alunni stranieri, con DSA, BES e ADHD promuovendo strategie e azioni mirate di supporto ai comportamenti e agli apprendimenti;
  • struttura indicazioni e strategie metodologiche psico-pedagogiche per potenziare le capacità comunicative e relazionali nell'espressione di bisogni ed emozioni nel gruppo di pari e con gli adulti;
  • supporta i docenti nella gestione della classe e propone metodi e strategie psico-pedagogiche mirate e funzionali;
  • ascolta e supporta i genitori nella gestione delle dinamiche con i figli e propone metodi e strategie psico-pedagogiche mirate e funzionali alla risoluzione delle difficoltà che incontrano durante il “cammino" educativo.
Ideatore e Promotore del Progetto PsicoPedagogico di Prevenzione Educativa "Comunità Educante".
Contenuti delle singole attività e risorse impiegate

La proposta progettuale si poggia su tre cardini, tanti quanti sono i soggetti coinvolti nel grande mondo della Scuola:
  • In primis i ragazzi. È nell’entrare in classe con loro, assieme agli insegnanti, all’interno dell’orario curriculare, che si ha l’occasione di mostrare una nuova figura di adulto che non si mette in competizione con l’insegnante, che mantiene la distanza educativa in una relazione decisamente verticale, ma che cerca di incontrare i ragazzi nella loro unicità. Questo ci è permesso perché altre sono le finalità del ruolo che si assume; non avendo la necessità di rispettare i ritmi della didattica si ha come unico scopo quello di rispettare i ritmi della classe, nella propria generalità e nella propria peculiarità. Si cercherà infatti di conquistare la fiducia dei ragazzi, la loro collaborazione e di conseguenza la loro confidenza; questo faciliterà il lavoro pensato su un’inclusione attiva dei ragazzi stessi. L’acquisizione di competenze sociali e relazionali permetterà alla classe di crescere serena ed essere perciò pronta ad apprendere anche i contenuti e le conoscenze che gli insegnati sapranno lasciare.
  • Il corpo docenti. Dirigente, vicari ed insegnanti sono i costruttori della Scuola. Assieme a loro si svilupperanno le dinamiche utili alla riflessione e all’apprendimento attraverso un’alleanza educativa basata sul rispetto e la dignità dei diversi ruoli. La contaminazione professionale cercata darà maggiori frutti non solo nella relazione positiva con i ragazzi e con gli altri colleghi ma anche nella prestazione didattica. Sono programmati momenti formali (consigli di classe e d’istituto, formazioni specialistiche) che daranno la possibilità di intercettare dei rapporti onesti e collaborativi per incrementare la qualità educativa dell’intera comunità degli adulti.
  • I genitori. Anch’essi parte di questa comunità che ha il diritto e il dovere di partecipare alla vita della Scuola, facilitando i rapporti tra ragazzi ed insegnanti e costruendo con quest’ultimi un rapporto di fiducia che scardini le conflittualità che spesso balzano alla cronaca. Si mettono a disposizione molte ore e molto impegno per incontrare i genitori e per dare uno spaccato della realtà, prettamente educativa dei loro figli, stimolando azioni coerenti con l’approccio pedagogico messo in atto dalla Scuola.

Metodi e strumenti Psicologici e Psicopedagogici innovativi

Credo che la modalità operativa maggiormente premiante in questi anni sia la ludopedagogia, scienza che mette al centro la dinamica ludica come filo conduttore delle mie attività. Prima si fa, poi si riflette. Quando tutti abbiamo un’esperienza comune siamo capaci attraverso questa a distanziarci o avvicinando trovando una strada che ci accomuna facendoci crescere come comunità.

La divisione in ruoli, i piccoli lavori di gruppo, corporeità e spazialità, silenzio e riflessione accompagneranno pedissequamente le mie proposte variando ogni volta le tecniche perché ciascuno si possa sentire protagonista, in piena consapevolezza del monte ore a disposizione.

Quando ci sentiamo appartenenti ad un gruppo lo sentiamo nostro e perciò ci impegniamo per renderlo sempre migliore, dall’appartenenza sboccia la responsabilità e da questa si impara ad essere adulto, facciamo crescere bene questi ragazzi, perché siano adulti felici domani. Tutto questo non può che non iniziare con un monte ore congruo rispetto all'accoglienza di questi ragazzi.

 

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